“ DOCERE  “

Disegno tratto da : Dall’Abbazia al Convento  - Calendario dell’Avvento 2011- Edizioni Frate Indovino - per gentile concessione

 Il contributo dei monaci più familiare alla maggior parte di noi è la copiatura dei codici , sia quelli sacri sia quelli dell’antichità pagana. A questo compito e a quelli ad esso legati veniva accordato un onore speciale . 

Un priore carthusiano scrisse : “ Lavorare diligentemente a quest’ opera , questo dovrebbe essere il compito speciale dei carthusiani che si ritirano dalla vita mondana ( …) . In qualche modo questo lavoro è un lavoro immortale , se così si può dire , che non tramonta , ma che rimane per sempre ; un lavoro, per così dire , che non è un lavoro ; un lavoro che più di ogni altro è consono agli uomini religiosi istruiti “ . 

Su un codice monastico sono annotate queste parole : “ Colui che non sa scrivere immagina che ciò non sia una fatica , ma sebbene soltanto tre dita tengano la penna, è il corpo intero a stancarsi .” 

I monaci si trovavano spesso a lavorare nel freddo più inclemente .

Per quanto onorato , il lavoro dei copisti era difficile ed impegnativo.

Su un codice monastico sono annotate queste parole : “ Colui che non sa scrivere immagina che ciò non sia una fatica , ma sebbene soltanto tre dita tengano la penna, è il corpo intero a stancarsi .” 

I monaci si trovavano spesso a lavorare nel freddo più inclemente .

Un monaco copista, implorando la nostra simpatia mentre completava una copia del commentario di San Girolamo al Libro di Daniele , scrisse “ Buoni lettori che usate quest’opera , vi prego , non dimenticate colui che la copiò : era un povero fratello di nome Luigi , che , mentre trascriveva questo volume, portato da un paese straniero, sopportò il freddo e fu obbligato a portare a termine di notte quel che non era capace di scrivere alla luce del giorno ; ma Tu , Signore, concedi , ti prego , piena ricompensa alle sue fatiche” .

 Oltre alla premurosa opera di conservazione degli scritti del mondo classico e dei Padri della Chiesa , gli uni e gli altri di capitale importanza per la civiltà occidentale , i monaci copisti svolsero un’altra opera di importanza incalcolabile, ossia la conservazione della Bibbia .

 Senza la loro devozione a questo comparto decisivo , senza le numerose copie che ne fecero , non è chiaro come la Bibbia sarebbe potuta sopravvivere alla strage compiuta dai barbari . 

 I monaci , inoltre, abbellirono spesso i Vangeli con raffinate decorazioni artistiche , come si può vedere nei famosi Vangeli di Lindau e Lindisfarne .


Sebbene in misura variabile nel corso dei secoli , i monaci furono anche insegnanti .

San Giovanni Crisostomo ci dice che già al suo tempo  ( c. 347 - 407 ) vigeva la consuetudine , tra la popolazione di Antiochia , di mandare i propri figli a studiare presso i monaci . 

 San Benedetto insegnò ai figli dei nobili romani, San Bonifacio stabilì una scuola in ogni monastero da lui fondato in Germania e in Inghilterra sant’Agostino e i suoi monaci aprirono scuole ovunque si recassero . 

A san Patrizio si attribuisce l’incoraggiamento degli studi sull’Irlanda . I monasteri irlandesi si sarebbero sviluppati in importanti centri di sapere , che dispensavano istruzione tanto ai monaci quanto ai laici .


 Tuttavia per coloro che non pronunciavano i voti monastici , la maggior parte dell’istruzione si svolgeva in luoghi separati e , in seguito, nelle scuole delle cattedrali fondate durante il regno di Carlo Magno .

Quando anche il contributo dei monasteri all’istruzione fosse stato limitato all’insegnare a leggere e a scrivere , avrebbe comunque rappresentato un’opera di non poca importanza .

 Alla catastrofe che colpì i Micenei nel XII secolo a.C. - un’invasione dei Dori , secondo alcuni studiosi - seguì un periodo , di tre secoli , di totale analfabetismo , noto come “ Il Medioevo greco” . La scrittura semplicemente sparì, sommersa dal caos. Invece, l’impegno proficuo dei monaci nella lettura, nella scrittura e nell’istruzione fece sì che la terribile sorte che colpì i Micenei non toccasse agli europei in seguito alla caduta dell’Impero Romano . Fu grazie ai monaci che questa volta l’alfabetismo sopravvisse alla catastrofe politica e sociale . 


 I monaci fecero ben più che preservare la capacità di leggere e scrivere ; stabilirono scuole ( le scuole monastiche ) e posero le fondamenta per le università. Furono i pensatori e i filosofi del loro tempo e diedero forma al pensiero politico e religioso.

Fu a loro , sia come individui sia come collettività , che si deve la continuità del pensiero dal mondo antico al Basso Medioevo, all’età moderna” .


 Quanto detto sulle opere compiute dai monaci può solo delineare la superficie di un argomenti immenso . 

 Negli anni Sessanta e Settanta dell’Ottocento , nella sua storia, in sei volumi, dei monaci occidentali , il comte di Montalembert lamentò varie volte la propria incapacità di fornire più che una rassegna superficiale di grandi figure e grandi  opere e non poté fare altro che rimandare i propri lettori ai riferimenti contenuti nelle note . 


* Da : Thomas E. Woods , Jr - COME LA CHIESA CATTOLICA HA COSTRUITO LA CIVILTA’ OCCIDENTALE - Cantagalli  Editore , Siena , 2007